NON ALIMENTIAMO LO SPRECO

12.02.2021

NON ALIMENTIAMO LO SPRECO

Secondo la Commissione Europea per Spreco Alimentare si intende "l'insieme dei prodotti scartati dalla catena agroalimentare che per ragioni economiche, estetiche o per la prossimità della scadenza di consumo, seppure ancora commestibili e quindi potenzialmente destinati al consumo umano sono destinati ad essere eliminati o smaltiti". "Li chiamiamo eccedenze, surplus, invenduti, scarti ma, qualunque sia il nome che vogliamo attribuire a questi prodotti che finiscono nella pattumiera, essi hanno una cosa in comune: hanno richiesto energia, acqua, terra, tempo, carburanti, risorse naturali e una serie di inquinanti per essere prodotti, trasportati, trasformati, confezionati. Hanno prodotto emissioni che hanno contribuito a cambiare il clima. Hanno richiesto denaro per essere acquistati e, ancora, energia per essere conservati.

Quindi, in qualsiasi modo li vogliamo chiamare, non sono che SPRECHI DI CIBO !

COSA SPRECHIAMO: soprattutto confezioni aperte e non consumate. Tra i principali alimenti, che finiscono nei rifiuti compare la frutta, il pane, le verdure e la carne cruda e cotta.

Negli ultimi anni è cambiato l'approccio verso gli alimenti e la cucina, ma gli alimenti che finiscono nei rifiuti sono ancora tanti.

Pertanto è necessaria una continua sensibilità, anche attraverso una serie di piccoli accorgimenti casalinghi.

Innanzitutto, sarebbe opportuno tornare ad una spesa più attenta e non frenetica, stilare la lista della spesa e fare acquisti più contenuti e frequenti, in base alle necessità.

Altri accorgimenti da attuare:

  • privilegiare i prodotti biologici, più sani e genuini, i quali comportano benefici ambientali;
  • scegliere ortaggi di stagione e al giusto grado di maturazione;
  • prediligere acquisti diretti dal produttore, più freschi e di più lunga durata limitando così sprechi ed emissioni di CO2 dovuti al trasporto;
  • consumare frutta e verdura anche quando l'aspetto non è del tutto perfetto. Il cibo del fruttivendolo si mangia anche se "Non bello";
  • acquistare prodotti con pochi imballaggi, riducendo così i rifiuti da imballaggio;
  • prediligere l'acqua del rubinetto: nella maggior parte delle città italiane l'acqua di rubinetto è sicura. Non farsi attirare da messaggi pubblicitari che attribuiscono all'acqua imbottigliata proprietà "terapeutiche" e di dimagrimento.

Altre buone abitudini anti-spreco da realizzare sono:

  • riscoprire nuovi piatti di recupero da preparare con gli avanzi,
  • presentare a tavola piatti di verdure accattivanti in modo da attrarre l'attenzione dei più piccoli e non lasciarle le verdure nel piatto,
  • imparare a leggere la scadenza dei prodotti (differenziare il tmc dalla scadenza).

Ridurre lo spreco attraverso il recupero delle eccedenze significa dare un nuovo valore al cibo.

Oggi c'è cibo per tutti, ma esiste un problema di equilibrio, di educazione alle scorte alimentari.


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